La mia storia con la Capoeira iniziò nel 1982 a Campinas, stato di São Paulo, città che conta oltre un milione di abitanti, dove, provenendo da una piccola cittadina dell´interiore, emigrai per lavorare e per iscrivermi alla Facoltà di Storia.
Mentre tentavo, a fatica, di adattarmi a questa realtà metropolitana, nel pieno centro della città, al primo piano di un fatiscente palazzo della Rua General Ozorio, trovai la Academia de Capoeira Coquinho Baiano con i suoi due Mestres, Godoy e Maya, figure rappresentative della tradizione della Capoeira di questa regione. In questa piccola Academia, dove passavano tutti i tipi di persone (lavoratori, operai, studenti, musicisti, intellettuali, domestiche, emarginati ecc.) cominciai la mia strada nella Capoeira.
Nel 1987 mi laureai in Storia nella Pontificia Universidade Catolica di Campinas. Nel 1998 iniziai, nell´Università Statale di Campinas, un corso di specializzazione in Storia Orale che frequentai per un anno.
Nel 1990, dopo otto anni di partecipazione molto attiva nella Capoeira, diventai Instrutor, graduazione che mi aprì la possibilità di svolgere molte attività sociali in favelas, quartieri popolari e nelle scuole statali dove già lavoravo come professore di storia.
Nel 1992 lasciai Campinas e andai ad abitare a Juquei (“sabbia che canta”), una spiaggia lontana dalla città e all´epoca difficile da raggiungere, situata nel distretto di São Sebastião, sul litorale nord di São Paulo.
In questo piccolo paese, cominciai a svolgere un lavoro pedagogico sia sulla storia, insegnando nella Scuola Statale, che sulla capoeira con l´obiettivo di fornire alle realtà autoctone strumenti per comprendere le trasformazioni che stavano avvenendo in seguito allo sviluppo del turismo.
Venni così a conoscenza che in passato nella comunità era già stato svolto un lavoro sulla capoeira, ormai abbandonato da molto tempo, che aveva avuto come punto di riferimento Istrutor Dinho, un caiçara (persona nativa del luogo) proveniente da una famiglia tradizionale.
Le prime lezioni di capoeira si svolgevano in spiaggia, fino a quando riuscì a formare un piccolo gruppo costituito da principianti e da alcuni alunni che già si erano allenati con Dinho.
Il mio progetto cominciò ad avere ripercussioni nella comunità e mi venne offerto uno spazio da una signora, Tia Quida, che era Madre di Santo e, per coincidenza, madre dell´Istrutor Dinho, il quale aveva ormai abbandonato la capoeira per motivi di salute.
L´Acadamia funzionò per un anno in questo spazio, fino a quando, per motivi economici, venne trasformato in un locale da ballo. In questa occasione Tia Quida mi offrì una parte della sua cucina, che era molto grande. Gli alunni si raggrupparono e collaborarono alla riforma per adattare quello spazio e improvvisare una nuova Academia, dove rimanemmo per circa sei mesi.
A metà del 1993 il Comune di São Sebastião, del quale Juquei è un distretto, offrì uno spazio ad un Istrutor del Grupo Raizes Negra, che già svolgeva un lavoro a 60 Km da Juquei, ma che con quella comunità non aveva mai avuto alcun contatto. Questo generò una rivolta dei miei allievi, i quali attraverso proteste e raccolte di firme riuscirono a farmi consegnare questo spazio e continuare il lavoro.
A metà dello stesso anno organizzammo il I Batizado e presentai alla comunità i miei Mestres ed il gruppo Capoeira Coquinho Baiano di Campinas. In questa occasione ricevetti la graduazione di Professor.
Il 1994 fu un anno di grande crescita che mi portò ad insegnare in altre comunità: Barra do Una, Sertão do Camburì, Boraceia.
Nel 1995 realizzammo il II Batizado, che marcò l´affermazione della Capoeira in questa regione sia come strumento pedagogico sia come tradizione.
All´inizio del 1996 lasciai il Brasile e partì per l´Italia lasciando il lavoro nelle mani degli allievi più “anziani” che in questi 4 anni avevano avuto una partecipazione molto attiva: Felix, Paulo Sergio, Maguila, Gugu, Pepeca, Memeu, Cuca, Jocimar e molti altri.
In Italia mi stabilì a Perugia, città medioevale dove molti giovani sono studenti universitari e sede di una importante Università per stranieri, nella quale io stesso mi iscrissi. In quest´ambiente cominciai a divulgare la capoeira, disciplina all´epoca poco conosciuta, con piccoli spettacoli in pubs e spazi universitari e dando lezioni all´aperto in piazze.
Il coinvolgimento dei partecipanti crebbe al punto che in breve costituimmo un gruppo e cominciammo la ricerca di uno spazio. Inizialmente ci ritrovavamo in una stanza, la Sala di Ponte Doddi, affidataci dalla Circoscrizione, che di giorno era ritrovo di anziani e di sera, ripulita e rinfrescata dall´odore di sigarette, diventava la nostra sala di lavoro.
Nel 1998, dopo due anni di intensa attività e divulgazione della disciplina, organizzai a Perugia il I Batizado in occasione del quale ricevetti dal mio Mestre Godoy la corda di Contra Mestre, graduazione che mi rese uno degli esponenti principali del gruppo Capoeira Coquinho Baiano sia in Italia che in Brasile.
La crescita ed il riconoscimento da parte degli enti istituzionali ci consentì, nel 1999, di ottenere dal Comune di Perugia l´affidamento di uno spazio da gestire, la Palestra Oliveto, che con l´aiuto dei miei allievi , dallo stato di semi abbandono in cui si trovava, trasformammo in un centro culturale frequentato quotidianamente da bambini, ragazzi ed adulti.
Nello stesso anno fondammo l´Associazione Culturale Il Nagual, che opera con l´obiettivo di diffondere le espressioni artistiche legate alla cultura brasiliana, privilegiando il linguaggio della danza e della musica ed in particolare della Capoeira. Insieme all´Associazione aprimmo nella Palestra Oliveto la Scuola di Capoeira: una vera “Academia”, proprio come in Brasile, che rientra in Italia tra uno dei centri più rappresentativi di ricerca e pratica della disciplina, nel rispetto della tradizione, con varie lezioni quotidiane e strumenti musicali, materiale didattico, fotografico e video a disposizione degli allievi.
Con il passare degli anni e la collaborazione degli allievi più graduati siamo riusciti ad inserire la Capoeira in altre città quali San Sepolcro, Foligno ed Umbertide, ed a sviluppare lavori nell´ambito di attività ricreative con bambini ed attività di rieducazione motoria rivolte a centri psichiatrici.
Dal 2001 organizziamo in collaborazione con l´Università degli Studi di Perugia eventi legati alla musica ed alla danza con tema la cultura popolare brasiliana.
Ogni anno, in ottobre, è ormai diventato un appuntamento fisso a Perugia l´organizzazione di un Batizado, giunto nel 2005 alla sua ottava edizione, in occasione del quale ospitiamo maestri dal Brasile e le scuole italiane che come noi lavorano sulla tradizione della Capoeira.
La nostra Associazione, oltre a partecipare a manifestazioni di capoeira organizzate in varie città italiane, ha realizzato stage e spettacoli in eventi regionali e nazionali.
In questi anni ho sempre mantenuto un legame molto forte con il mio Paese dove periodicamente ritorno portando con me allievi italiani per conoscere e confrontarsi con le scuole di São Paulo e di Bahia.
A Juquei, dopo la mia partenza, il lavoro incontrò molte difficoltà per la mancanza di un punto di riferimento e l´uscita progressiva di molti allievi graduati.
Tra il 2000 ed il 2003 tornai varie volte in questi luoghi, ma senza riuscire a riunire l´antico gruppo.
Nel giugno del 2004 incontrai Jocimar, uno dei miei primi allievi che, con molte difficoltà economiche ed organizzative, aveva resistito e continuato la sua ricerca nella capoeira appoggiandosi a gruppi del luogo, come il Grupo Senzala di Santos e Raizes Negra de São Sebastião.
Insieme abbiamo rimesso in piedi il lavoro e dal 2005 realizziamo ogni anno un Batizado con la partecipazione degli allievi, bambini ed adulti, che frequentano regolarmente le lezioni. Nel dicembre dello stesso anno abbiamo fondato l’Associacão Cultural Areiacanta.
Il progetto è costruire in questa comunità, insieme all´Associazione italiana, un Centro Culturale, gestito dalle presenze autoctone, che sia sede di scambio tra le due realtà, quella brasiliana e italiana, attraverso la pratica di una disciplina comune: la Capoeira.
Mi impegno nel trasmettere ai miei allievi i fondamenti di questa disciplina rimanendo il più fedele possibile alla mia formazione, lontano dalla capoeira che ha come preoccupazione esclusivamente lo sviluppo del fisico e di tecniche di aggressione.
In occasione del VIII Batizado che si è svolto a Perugia il 30 ottobre del 2005 il gruppo Capoeira Coquinho Baiano, Brasil-Italia, mi ha consegnato la corda di Maestro, graduazione che mi spinge a continuare il mio percorso di ricerca collocandomi in nuove prospettive